ICC ISTITUTO CLINICO CASALPALOCCO

REALIZZAZIONE DI NUOVA TERAPIA INTENSIVA  EMERGENZA COVID-19

Premessa

Il progetto di ristrutturazione e conversione del Piano Primo dell’Istituto Clinico
Casalpalocco (ICC) in un reparto di terapia intensiva per pazienti affetti da
Covid-19 ha avuto come obiettivo principale quello di adattare unʼarea di circa
300 m2, precedentemente adibita a terrazzo e zona religiosa, alle esigenze
urgenti e specifiche di una terapia intensiva. L’intervento ha previsto la
creazione di spazi per la degenza, il controllo dei pazienti e locali tecnici, con
particolare attenzione all’igiene e all’utilizzo di materiali sanitizzabili, per
garantire la sicurezza del personale e dei pazienti. La progettazione ha seguito
rigorosamente le normative italiane per le strutture sanitarie, puntando sulla
sostenibilità ambientale e sullʼefficienza delle risorse, pur mantenendo un
approccio che consentisse lʼavvio rapido dei lavori e lʼottenimento dei requisiti
necessari per l’operatività della terapia intensiva in tempi di emergenza.

Anno
2020
Luogo
Casalpalocco, Roma
Committente
GVM Engineering Spa
Team
Engi.S.
Stato
Progettato e Realizzato

Progetto impiantistico

Gli impianti elettrici per il nuovo reparto sono stati progettati per garantire alta
affidabilità e sicurezza, con una protezione adeguata per ogni singolo locale.
Lʼalimentazione è stata realizzata con un quadro elettrico dedicato, alimentato
dalla cabina generale e protetto da gruppi UPS per garantire la continuità del
servizio anche in situazioni di emergenza. Ogni reparto, comprese le vie di
fuga, è stato dotato di adeguata illuminazione di sicurezza con lampade
autonome, come previsto dalle normative. Il sistema di rivelazione fumi, con
dispositivi a doppia tecnologia, è stato integrato con un impianto di
evacuazione vocale per garantire la sicurezza in caso di incendio.
Per quanto riguarda la climatizzazione, il progetto ha rispettato tutti i requisiti
normativi, con un sistema in grado di mantenere temperature interne tra i 20°C
e i 26°C e una umidità relativa tra il 40% e il 60%, ideale per garantire un
ambiente salubre per i pazienti critici. È stata installata unʼUnità di Trattamento
dellʼAria (UTA) con recuperatore di calore per migliorare lʼefficienza energetica
e assicurare condizioni ottimali per la terapia intensiva.

Progetto Architettonico e Direzione Lavori

L’intervento architettonico ha avuto come priorità lʼadattamento degli spazi
preesistenti alle specifiche esigenze della terapia intensiva. La progettazione ha
permesso di ottimizzare gli spazi disponibili per ospitare le attrezzature e le
infrastrutture necessarie alla gestione dei pazienti in gravi condizioni.
La direzione lavori, coordinata con grande attenzione, ha affrontato le difficoltà
legate allʼemergenza sanitaria del Covid-19, adottando misure straordinarie per
la protezione delle maestranze e dei tecnici addetti ai lavori. La creazione di un
accesso esterno temporaneo e di percorsi sicuri ha consentito di eseguire i
lavori senza compromettere la sicurezza sanitaria. La gestione dei
contaminanti nell’aria interna e la riduzione dei rischi di infezione sono state
trattate con soluzioni innovative, come lʼutilizzo di materiali facilmente
sanificabili e la creazione di ambienti separati per il personale e i pazienti. La
sfida di completare la ristrutturazione in tempi brevi, durante il periodo di
lockdown, è stata affrontata con successo grazie allʼefficiente coordinamento
delle risorse e alla gestione continua della sicurezza.
Questo ha portato alla conclusione dei lavori e allʼapertura del reparto in tempi
rapidi, offrendo al sistema sanitario nuovi posti letto per la terapia intensiva,
cruciali durante l’emergenza Covid-19.